Da Torre ai fatti del mondo

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Associazione culturale per la conoscenza del patrimonio culturale torrese “La Tofa”

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Associazione culturale per la conoscenza del patrimonio culturale torrese "La Tofa" - P.IVA 07636461217 - 

sito web realizzato e gestito dalla MNS MEdia & Net service di Natale Borriello - Mns.it

La Torre che Vorrò
 
iniziativa a cura della pro loco di torre del greco e del giornale “la tofa” 
“Non pensare a cosa il tuo Comune può fare per te, pensa a cosa tu puoi fare per il tuo Comune”.
Documento inviato al Sindaco di Torre del Greco
il 12 Giugno 2012

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- Maggio 2012 -

 

PREMESSA

Quando più la crisi è profonda tanto più i responsabili della cosa pubblica si devono attivare per trovare soluzioni capaci di superarla.

E’ quanto stanno facendo i comuni di Napoli e Salerno e tanti altri “dinamici” come loro.

Il primo, Napoli, ha colto in questi giorni la proposta lanciata dal presidente dell’Unione Industriale Paolo Graziano per creare lungo l’asse Napoli - Ercolano -Torre Annunziata - Pompei un progetto di sviluppo sostenibile, richiesto anche dall’UNESCO per mantenere lo status di “Patrimonio dell’Umanità”.

Il progetto, affidato dalla stessa Unione Industriale al prof. Raffaele Cercola, prevede un investimento iniziale di 300/milioni di Euro e la creazione di 5.000 posti di lavoro.

La proposta ha suscitato l’interesse del Sindaco di Pompei, Ercolano ed anche del Sindaco del distretto di Shanghai, appositamente in Italia, che si è dichiarato disponibile ad investire nel progetto fino a 3/miliardi di Euro ed ha partecipato con entusiasmo all’incontro a Napoli, al Palazzo Partanna, insieme al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l’Assessore Regionale Sergio Vetrella, all’Assessore Provinciale Francesco Serao, al Presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentis, il Presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni, al leader dei costruttori Rudy Girardi e altri.

Il Sindaco di Salerno, dal canto suo, ha sottoscritto con i rappresentanti della società armatoriale Caribbean, un protocollo che prevede per i prossimi anni l’arrivo delle navi turistiche allo stesso porto di Salerno.

Come torresi ci chiediamo se il sindaco della nostra città ha chiesto di partecipare alla predetta riunione a Napoli del 31 maggio 2012 e/o se intende candidare Torre del Greco ad assumere un ruolo attivo nel suddetto progetto di sviluppo.

 

Info e Curiosità

L’INIZIATIVA

I nostri amministratori devono avanzare proposte concrete per la crescita della nostra città.

Essi devono, innanzitutto, avere le idee chiare sulla gestione ordinaria della macchina comunale per farla funzionare al meglio e, come si fa da qualche decennio in altri comuni italiani, approntare dei corsi di aggiornamento da tenersi a cadenza fissa, riservati agli amministratori ed ai funzionari comunali. Questo primo passo chiarirebbe gli obblighi dell’apparato burocratico che sono: pulire la città, curare le aree verdi, far pagare le tasse, far funzionare i servizi, gestire il personale…ecc…ecc, sotto la sovrintendenza della parte politica, che intanto ha disposto gli obiettivi da raggiungere e che i funzionari devono attuare. Sono pagati per questo, non per altro.

C’è poi una parte entusiasmante del governo della città ed è quella che attiene alla gestione straordinaria, dove l’eletto può mettere a disposizione della collettività le sue migliori qualità umane, politiche e intellettive.

CHI HA RESPONSABILITA’ DI GOVERNO DEVE INNANZITUTTO SCEGLIERE IL RUOLO CHE VUOLE DARE ALLA CITTÀ, usando al meglio le peculiarità che per regalo della natura la nostra città possiede.

In molti sostengono che Torre non è una città turistica: è vero. La domanda che ci poniamo noi tutti è: “Non è una città turistica, ma potrebbe diventarla?”

Solo un mediocre potrebbe dire di NO! E allora, se non c’è proposta migliore, perché non assumere come obiettivo da raggiungere quello di PROMUOVERE LE CONDIZIONI PER FARLA DIVENTARE TURISTICA e fissare anche una scadenza, per esempio dieci anni, per completare l’intera fase, con un crono programma serio e puntuale?

A tal proposito si può iniziare con la costituzione di un apposito ente (Ercolano ha già costituito nel 2008 un’ apposita società per il proprio rilancio turistico: “HERCULANEUM OPPORTUNITIES S.p.A.), magari come braccio operativo del Comune che ne mantiene il controllo. CI VUOLE UN ENTE CHE PENSI SOLO A QUESTO, per cui non va bene che il Sindaco ne assuma la guida operativa; il controllo politico sì, né va bene l’Assessore. Ci vuole un manager con le idee chiare e con un ufficio operativo composto di quattro - cinque persone con le idee altrettanto chiare!

Da dove iniziare? Ovviamente dal territorio e contestualmente in tutti i settori in cui si possono avviare interventi.

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TERRITORIO

Riavviare la redazione del PUC, rendendolo immediatamente operativo. Ricostituire l’Ufficio di Piano con tecnici di provata esperienza e capacità professionale ed incaricare alla direzione un grosso urbanista di fama mondiale (Mola di Bari, paese della Puglia di 30/mila abitanti, ha incaricato l’architetto catalano ORIOL BOHIGAS, lo stesso che ha redatto il Piano Regolatore di Salerno). Il nome del progettista è importante per superare “muri” burocratici. È difficile, infatti, che l’ufficio incaricato di rilasciare il necessario nullaosta per realizzare l’opera pubblica esprima parere negativo su un progetto che porta una firma autorevole.

 

ARCHEOLOGIA LOCALE

Costituire una rete di emergenze storico - artistiche di rilievo, come punti di interesse per testimoniare la ricchezza stratigrafica del territorio. Strutturare dunque un percorso di visita delle realtà esistenti per divulgare la conoscenza del territorio e per incentivare il turismo culturale che oggi è sempre più all'avanguardia e prende sempre più piede a livello nazionale ed internazionale.

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IL PORTO TURISTICO:

INTERVENTO INDISPENSABILE PER FAR DIVENTARE TORRE DEL GRECO CITTÀ’ TURISTICA

Senza un nuovo porto la nostra città, pur avendo tutte le qualità già enunciate, non diventerà mai una città turistica.

Avviare, pertanto, da subito la revisione del progetto PIU Europa per la parte che prevede la realizzazione del “porticino” per i soli cantieri navali.  Prevedere pertanto un nuovo porto turistico dalla capacità di 800 – 1000 posti barca, con annessa banchina esterna per attracco battelli per consentire lo sbarco di passeggeri da navi crociere che, previo accordo con le grandi compagnie passeggere, ancoreranno fuori porto (modalità già attuata in molti porti “minori”, vedi per esempio Amalfi).

 

All’interno del porto prevedere un Terminal e spazio di manovra per bus turistici per trasportare i passeggeri provenienti dalle navi a visitare le mete prescelte: Ercolano, Vesuvio. Napoli, Campi Flegrei, Pompei, Sorrento, ecc.

Prevedere ancora un eliporto, per consentire ai turisti di raggiungere con i taxi-elicotteri le mete prescelte in pochi minuti (Vesuvio, Pompei, Sorrento, Amalfi, Ravello, Campi Flegrei, ecc.).

 

Revisione ed integrazione di tutto il sistema stradale di accesso all’area portuale, ivi compresi idonei parcheggi all’interno e nelle aree limitrofe e collegamento veloce sull’asse porto - autostrada.

 

La realizzazione del primo eliporto turistico (quello appunto di Torre del Greco) presuppone la creazione di alcuni eliporti da realizzare nelle varie aree turistiche e potrebbe interessare anche le altre province della Campania per consentire ai turisti di raggiungere in breve tempo i paesi dell’entroterra. Da ricordare che molti turisti stranieri sono di origine campana e potrebbero avere piacere di andare nei paesi dei loro antenati. Con gli elicotteri da 10 – 20 e 30 posti potrà essere possibile ed economicamente valido, com’è dimostrato dall’attività degli elitaxi di Cannes che in cinque/dieci minuti consente ai turisti di raggiungere Montecarlo e le altre località. 

 

Per questo programma di mobilità devono intervenire ovviamente gli enti preposti (Regione, Provincia, Aeroporto, ecc.).

 

E’ prevedibile che una parte di turisti provenienti dal mare vorranno restare a fare shopping nella nostra città, che dovrà pertanto attrezzarsi per rispondere al meglio alla nuova domanda, magari riconvertendo con locali e negozi tipo Positano o Costa Azzurra l’attuale area portuale dei cantieri, liberata con la creazione del nuovo molo.

LA PORTA NORD: IL TERMINAL BUS

Il casello autostradale di Torre del Greco (A3), che è posizionato nella parte alta della città, è attraversato da un flusso turistico per il Vesuvio di circa 500.000 persone all’anno (vedi statistiche).

Detto flusso non ha contatti con la nostra città se non solo per l’attraversamento, non lasciando alcun beneficio né alle aziende commerciali né, meno che mai, alle aziende artigiane per la totale mancanza di aree di sosta attrezzate.

 

Da ciò la proposta di realizzare nelle vicinanze dello stesso casello autostradale un TERMINAL BUS o un INTERPORTO in cui fare sostare tutti i bus diretti al Vesuvio. Ciò si renderà oltremodo necessario se sarà introdotto – come si spera - il divieto di transito al Vesuvio con gli stessi bus turistici per problemi d’inquinamento atmosferico e si renderà pertanto obbligatorio il trasbordo dei passeggeri su navette a trazione elettrica e/o a metano.

Nel localizzare l’area esaminare la possibilità di utilizzare la struttura esistente nei pressi dello stesso casello, denominata “Vulcano” (ex capannoni Molini Meridionali Marzoli) i cui lavori di riconversione per accogliere un polo orafo sono fermi per problemi sorti in fase di ultimazione.

 

Si potrebbe, pertanto, attrezzare un’area di sosta di media dimensione (20.000 – 30.000 mq), con annessi servizi di ristoro e di rivendita di souvenir e artigianato locale, ecc., dando così la possibilità ai viaggiatori in transito di lasciare il loro mezzo di locomozione (auto e/o bus) e di utilizzare le apposite navette ecologiche (elettriche e/o a metano) per la salita al cratere e per accedere alla città.

Torre del Greco, crocevia per il Nord, ma anche per il Sud Italia

Il Terminal potrebbe intercettare anche tutti i bus che attraversano la nostra regione per le mete dell’Italia del nord e di tutti i Paesi europei e viceversa. Sono infatti centinaia i bus che partono ogni giorno dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Puglia e dalla stessa Campania, e raggiungono le città del nord Italia, come Roma, Firenze, Milano, Torino ecc., e le città del Nord Europa (Nizza, Parigi, Grenoble, Bruxelles, Lussemburgo, Berlino, ecc.).

 

A sostegno delle nostre produzioni artigianali, il Terminal Bus potrebbe ospitare, oltre ai servizi ed alle strutture di ristoro, anche il museo dell’artigianato locale (corallo e cammei) ed altri siti museali come il museo del giocattolo, museo del mare, ecc.

Il Terminal Bus assolverebbe così le stesse funzione di un bus-porto e, come tale, potrebbe disporre anche del servizio noleggio auto per consentire il prosieguo del viaggio in piena autonomia.

 

Lo stesso terminal potrebbe avere un’area per ricevere i grossi camion (interporto) che, sempre attraverso l’interscambio, trasferirebbero su mezzi più piccoli la merce destinata a Torre e alle altre città campane, senza invaderle.

L’area da destinare a Terminal Bus, con i servizi ipotizzati, non dovrebbe essere inferiore a 20.000 – 30.000 mq., facilmente e rapidamente accessibile dall’autostrada A3, meglio se in prossimità del casello autostradale.

IL VESUVIO

Il nostro vulcano, pur essendo il più famoso del mondo, versa in una stato di degrado inaccettabile.

Nessuno dei diciotto comuni che hanno una parte del loro territorio sulle pendici del vulcano svolgono attività di cura.

 

I principali comuni interessati al Vesuvio sono comunque due: Ercolano e Torre del Greco, se non altro perché la strada per arrivare alla sommità insiste sui loro territori. Quella di Boscotrecase è inadeguata e pertanto poco frequentata.

 

Il Vesuvio allo stato ha bisogno di una piano di riparto dei compiti e delle responsabilità degli stessi comuni. Unitamente all’Ente Parco avviare, pertanto, una serie d’incontri per definire:

1.     La manutenzione e la pulizia delle strade di accesso: nessuno dei comuni può assumerla in proprio pertanto e consigliabile esaminare la possibilità di affidare ad uno solo dei comuni o ad una società esterna il servizio, che sarà sostenuto finanziariamente da tutti i Comuni dell’Ente Parco, in proporzione al loro territorio o popolazione;

2.     Rimozione di tutte le strutture abbandonate di ex pizzerie – ristoranti e punti di ristoro lungo la strada principale (ricadono quasi tutte nel Comune di Ercolano, per cui sarebbe auspicabile un “Protocollo d’intesa” con detto Comune per tutti gli interventi connessi al Vesuvio);

3.     Pulitura e risistemazione delle sculture in pietra lavica poste lunga la stessa strada pubblica (Comune di Ercolano);

4.     Mettere a sistema le antiche strutture ancor esistenti: la stazione intermedia di San Vito; l’Albergo Eremo; la Caserma dei Carabinieri; ecc. (Comune di Ercolano)

5.     Definire ed avviare a completamento – insieme con lo stesso Comune di Ercolano - i lavori per la realizzazione della seggiovia – funicolare o altro (progetto sospeso da oltre 30/anni). Ripristinare il punto di ristoro all’altezza della vecchia stazione della seggiovia (si potrebbe chiamare “Rifugio Andrea De Gregorio”, in nome del vecchio gestore torrese, che fino alla fine dei suoi giorni, ha mantenuto in piedi il chiosco a quota 780, sognando il ripristino del suo “rifugio”);

6.     Realizzare un’area attrezzata anche a quota mille, con “veri” servizi di ristoro, parcheggi, servizi igienici e rivendita di gadget, in sostituzione di quella esistente, precaria ed indecorosa (Comune di Ercolano).

COMPLESSO EX-PATRONATO SCOLASTICO DEL COMUNE DI NAPOLI

La maggior parte dei torresi non conosce l’esistenza di questo complesso sul nostro territorio, in località Leopardi, né la sua consistenza.

 

Potremmo paragonarlo al complesso dei Molini Meridionali Marzoli: una decina di fabbricati costruiti negli anni ’60 dal Comune di Napoli per le colonie estive dei figli dei dipendenti di detto Comune.

Quando era in funzione, era anche bello a vedersi; è stato poi utilizzato dai terremotati del 1980 e furono ospitati nelle strutture esistenti circa 100 famiglie. Sono all’incirca 15.000 mq di aree scoperte e 15.000 mq calpestabili, questo per dare un’idea della grandezza.

 

Per questo complesso redigere un piano di utilizzo d’intesa con lo stesso Comune di Napoli. La struttura si presta anche ad assumere una valenza mondiale, con la partecipazione dei Paesi che al mare prestano particolare attenzione (Paesi del Nord-Europa, Canada, ecc.). Nel tal caso il “centro” potrebbe assumere la denominazione di “centro mondiale per gli studi marittimi”.

Per evitare di acquistare il complesso dal Comune di Napoli che ne è proprietario, proporre allo stesso Comune di realizzare un centro in cui tutti fanno “bella figura”: il Comune di Napoli, la Provincia di Napoli, la Regione Campania, il Ministero della Marina (o più Ministeri) ed il Comune di Torre del Greco.

 

Il Comune di Napoli perché conferisce l’immobile, la Provincia e la Regione perché lo ristrutturano, il Ministero della Marina (o altri Ministeri) perché lo attrezza, il Comune di Torre del Greco perché lo ospita sul proprio territorio. 

La gestione potrebbe essere affidata alla Confitarma o altro ente deputato.

COMPLESSO EX-ONPI DI VIA GIOVANNI XXIII

Formulare alla Regione e alla Provincia proposte concrete per assicurare la continuità dell’utilizzo della struttura per le persone anziane o per altre finalità, affidandone magari la gestione a privati (allo stato l’intera struttura è inutilizzata).

 

MUSEO DEL CORALLO

Rimane da ripensare ad una sua reale funzione il museo in Piazza Luigi Palomba annesso alla scuola, che adesso appare come una struttura non godibile al turista e dunque inutile. Intorno al Museo – quello esistente e/o quello nuovo eventualmente da realizzare - ricreare l’immagine della “Città del Corallo e del Cammeo”. Contestualmente costituire, magari di intesa con la stessa Camera di Commercio e/o con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, 

 

il REGISTRO STORICO DEGLI INCISORI E DELLE INCISIONI ARTISTICHE DI CORALLO E CAMMEI DI TORRE DEL GRECO (si può chiamare anche con altro nome). I manufatti artistici dei nostri incisori diventerebbero opere d’arte certificate e varrebbero sul mercato certamente più di quanto valgono oggi. Nelle more, pubblicizzare nei locali ad alta affluenza di turisti, come aeroporti, stazioni marittime, metropolitane, ecc. l’immagine della città con cammei e gioielli in corallo in primo piano. Ripetere fino alla noia su tutto il materiale stampato (carta intestata, buste, manifesti, etichette, ecc.), come il “Made in Cina” che troviamo stampato dappertutto, la scritta “Torre del Greco, Città del corallo e del cammeo”.

 

CITTADELLA DELLO SPORT

Per la “Cittadella dello Sport”, attesa dai torresi da oltre trent’anni e di cui il Comune ne ha finalmente esperito la gara ed allo stato risulta già affidata ad impresa specializzata la relativa costruzione in località Leopardi, dovrà essere costante l’attenzione dell’Amministrazione Comunale per la sua realizzazione in tempi ragionevolmente brevi.

 

TEMPI TECNICI PER COMPLETARE IL PROGRAMMA: DIECI ANNI.

Il presente documento vuole essere solo l’avvio per una discussione approfondita sul futuro della nostra città e, per essa, dei nostri figli e nipoti, ed è pertanto aperto a tutti coloro che vorranno contribuire ad integrarlo e a migliorarlo. Invitiamo i giovani che lamentano la mancanza di lavoro di avanzare proposte concrete per poterlo creare.